L'altra resistenza by Peter Tompkins

L'altra resistenza by Peter Tompkins

autore:Peter Tompkins
La lingua: ita
Format: mobi, epub, azw3
pubblicato: 2015-01-03T23:00:00+00:00


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La persona che doveva facilitare il progetto di Wolff per salvare i criminali delle SS giunse a Roma nell'agosto 1944, per dirigere le operazioni del controspionaggio OSS. Si trattava di James Jesus Angleton, che non solo avrebbe fatto del suo meglio nel corso degli anni per salvare le SS, ma nell'immediato si preparava a salvare l'OVRA, la polizia segreta di Mussolini e la X MAS di Borghese, sottraendole alla giustizia della Resistenza.

Un indizio della profonda simpatia filofascista di Angleton era che fosse cresciuto a Milano negli anni trenta, fra giovani fascisti. Suo padre, James Hugh Angleton, un potente broker finanziario che rappresentava in Italia il National Cash Register, era amico e frequentatore di gerarchi fascisti. Il giovane Angleton aveva anche frequentato la public school in Inghilterra, al Malvern College, dove si era innamorato della poesia di Ezra Pound e aveva fatto del suo meglio per dissimulare la propria origine messicana da parte di madre, vestendosi e comportandosi in modo più inglese di un inglese. Le sue attitudini erano state inoltre alimentate dall'addestramento nel MI5, il controspionaggio britannico.94

In Italia nell'OSS si creò una situazione paradossale: la sezione da cui dipendeva l'ORI stava lavorando per armare e sviluppare un ampio movimento di Resistenza nel Nord, al fine di gettare le basi della democrazia in Italia; mentre l'X-2, il controspionaggio, era occupato a salvare e riorganizzare forze clandestine fasciste, con le quali contrastare la minaccia di una presa di potere dei comunisti nell'Italia liberata.

A favorire ulteriormente la cospirazione, la struttura amministrativa dell'OSS a Roma durante l'estate 1944 sprofondò in una situazione velenosa e confusa, tra reciproche pugnalate alle spalle. Molti ufficiali dell'OSS furono rispediti negli Stati Uniti, sgombrando il campo al controllo da parte di Angleton, che prese il potere a Roma dedicandosi a un controspionaggio realmente professionale e a una politica di supporto alla monarchia. Favorì anche i negoziati per salvare la X MAS, ottenendo in cambio la bonifica, da parte loro, del porto di Genova, che era stato minato dai tedeschi.

Il colonnello Carter fu rimosso senza tanti complimenti, relegato all'innocuo incarico di ispettore generale dell'OSS. Max Corvo lo trovò "piuttosto triste e turbato, perché gli era stato detto di tornare negli Stati Uniti [...] preoccupato dell'effetto che la sua rimozione avrebbe avuto sulla madre"; veniva da una famiglia con una lunga tradizione militare. Il successore di Carter, il tenente colonnello Andrew J. Tornelli, a cui veniva attribuito "un ego di proporzioni mastodontiche", fu tolto di scena e spedito al G-2 del VI Gruppo di Armate in Francia. Bourgoin, "impedito dalla sua scarsa conoscenza dell'italiano e degli italiani", e i cui servigi erano di "dubbia utilità per la Quinta Armata", sarebbe stato esonerato dai suoi incarichi. Gli agenti che gli erano rimasti furono trasferiti al Secret Intelligence italiano, mentre il suo assistente Pacatte fu rimandato negli Stati Uniti.

Scamporino, verso il quale Angleton aveva sviluppato una crescente ostilità per il suo scadente lavoro d'informazione in Vaticano, era tornato negli USA per essere indagato in merito all'uso improprio di fondi speciali, lasciando ad Angleton il controllo di Roma, un controllo che doveva mantenere per molti anni.



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